In genere non è consigliabile consumare aglio quando i pazienti diabetici hanno una carenza di yin renale.
1. Motivo: La medicina tradizionale cinese ritiene che il diabete appartenga alla categoria delle malattie dissetanti. La sua insorgenza è principalmente correlata a fattori come un'alimentazione scorretta e disturbi emotivi. Quando i cinque organi interni sono disfunzionali o non nutriti, può portare a una carenza di liquidi e formare la comparsa di carenza di yin e calore interno. L'aglio ha un sapore pungente, una natura calda e ha l'effetto di disintossicazione e insetticida ed è utilizzato principalmente nel trattamento clinico di piaghe da carbonchio, scabbia e altre malattie. Se un paziente diabetico ha una carenza di yin renale, mangiare cibi piccanti e irritanti in questo momento può aggravare la condizione.
2. Danno: poiché l'aglio è di natura piccante e ha un sapore piccante, non è adatto a pazienti con carenza di yin e fuoco. L'aglio contiene anche una certa quantità di allicina, che ha un certo effetto stimolante sul tratto gastrointestinale e può facilmente causare dolore addominale, diarrea e altri sintomi. Inoltre, non è adatto a pazienti con milza e stomaco deboli o malattie gastrointestinali.
3. Precauzioni: la dieta dei pazienti diabetici dovrebbe essere a basso contenuto di zuccheri, poveri di grassi e ad alto contenuto proteico ed evitare cibi piccanti e grassi, come peperoncini, pollo fritto, ecc. È anche importante prendersi cura di un corretto esercizio fisico per aiutare a controllare i livelli di zucchero nel sangue. Se necessario, i pazienti devono utilizzare compresse di metformina, gliclazide compresse a rilascio prolungato e altri farmaci per la terapia ipoglicemizzante secondo le istruzioni del medico.
Nella vita quotidiana, i pazienti diabetici dovrebbero prestare attenzione a una dieta ragionevole e garantire un apporto equilibrato di nutrienti, che favorisce la salute fisica. Se ci sono evidenti sintomi di disagio durante le mestruazioni, è necessario consultare un medico in tempo per evitare di ritardare la condizione.